Villa Caffarena. Recupero di una dimora storica, nascita di una “casa della cultura”.

Nel corso degli anni Duemila, lo storico immobile di Villa Caffarena, il parco giardino pubblico e la dipendenza della ex abitazione del custode sono state oggetto di un'importante programma di interventi di recupero strutturale, restauro e riqualificazione che ha concretizzato la rinascita e la valorizzazione dello spazio pubblico più caro ai Serravallesi e del cuore verde del centro cittadino.


Villa Caffarena, prima del restauro….

Ottocentesca dimora della famiglia Caffarena, luogo di villeggiatura di agiata famiglia di origini liguri. Durante la seconda guerra mondiale, dopo l'Armistizio, venne requisita dall'autorità militare nazista di stanza a Serravalle che vi insediò il proprio comando. Già sede della Scuola Materna Statale di Serravalle. Nel 1994 l'Amministrazione Comunale decise di mutarne la destinazione, pensando per le sua antiche sale un futuro come "Casa della cultura", presentando un progetto finalizzato ad accedere a finanziamenti Comunitari, per complessivi circa 2 miliardi di Lire, da investire su infrastrutture destinate ad incentivare la ricettività turistica dell'area archeologica di Libarna, oltre al recupero proprio dell'immobile di Villa Caffarena, per fame un centro della attività culturali, storiche ed archeologiche, con la creazione di sale per ospitare i reperti archeologici di Libama, e documentazioni bibliografiche sulla storia della zona.

Un progetto avanzato per lotti che ha comportato ingenti investimenti economici da parte delle ultime due Amministrazione Comunali: La creazione della nuova biblioteca comunale, della nuova sede della civica collezione d'arte contemporanea; il riuso della dipendenza a disposizione dell'associazionismo locale; la creazione di un'arena spettacoli all'aperto; il riallestimento dell'area verde e dell'area gioco; il rinnovo dell'arredo urbano, della pubblica illuminazione; la videosorveglianza della zona; la posa di una nuova cancellata artistica. La creazione di uno spazio adibito alla conservazione del riordinato archivio storico comunale.


Villa Caffarena, dopo il restauro….

Sabato 8 giugno 2002 venne inaugurata la nuova sede della biblioteca civica di Serravalle, che da Piazza Carducci, nr. 1, si trasferì nella Villa Caffarena, all'interno del parco pubblico cittadino, restaurata e riqualificata su progetto dell’architetto Gloria Pasero Mattone, di Torino. Il progetto venne finanziato, oltre che con risorse comunali, in parte da fondi dell'Unione Europea, nonchè dalla Regione Piemonte. Per l'inaugurazione venne organizzata come primo evento una mostra del pittore Emilio De Brevi, pittore
istriano, tra i maggiori pittori neorealisti italiani, che a Serravalle soggiornò negli ultimi anni della sua vita.


L'esposizione archeologica temporanea della "Collezione Capurro" a Villa Caffarena

Il 29 aprile 2004 venne inaugurata la collezione di reperti archeologici, provenienti dall'area archeologica di Libama, denominata
“Collezione Capurro”, raccolta inedita di materiali, di proprietà dell’ "Accademia filarmonica artistica letteraria" di Novi Ligure, concessi per l’esposizione nell’area museale di Villa Caffarena. La pregevole raccolta fu il frutto della passione e del mecenatismo del Canonico Giovanni Francesco Capurro, che ne fece dono al sodalizio novese, da lui stesso fondato. Dopo il restauro, lo studio dei reperti ed il nuovo allestimento della sala espositiva, che da qualche anno accoglieva alcuni preziosi ritrovamenti libarnesi, i materiali della raccolta Capurro vennero messi a disposizione del pubblico nei locali della biblioteca serravallese. Il 30 giugno 2018 i reperti vennero entrarono nell'attuale allestimento espositivo archeologico realizzato a piano terra del Palazzo Municipale di Serravalle.


La pinacoteca municipale. Collezione comunale di arte contemporanea

Inaugurata nell'ottobre del 1997 nei locali comunali di Piazza Carducci, nr. 1, all'epoca sede della biblioteca comunale di Serravalle, la pinacoteca comunale venne trasferita presso la rinnovata location della biblioteca civica, all'interno degli spazi della restaurata Villa Caffarena.


L'intitolazione della biblioteca comunale a Roberto Allegri

il 19 maggio 2007, la Biblioteca Comunale di Serravalle Scrivia è stata intitolata, al ricordo dell'Avvocato Roberto Allegri, scrittore, storico, cultore del dialetto e della lingua serravallese. Nato il 4 agosto 1931, a Serravalle Scrivia e qui spentosi l'11 novembre 2004, Allegri rappresenta per la Comunità Serravallese una figura di riferimento straordinaria. Conosciuto da tutti i Serravallesi con il soprannome di "Nene", egli compì gli studi classici conseguendo il Diploma di Maturità presso il prestigioso Liceo "Andrea d'Oria" di Genova e, nel capoluogo ligure, portò a termine anche gli studi universitari laureandosi in Giurisprudenza il 15 luglio 1957. Dopo un periodo di praticantato presso l'importante studio legale Ciurlo di genova, sentendo forte la nostalgia del suo paese natale, tornò a Serravalle Scrivia dove aprì un proprio studio legale. Esercitò con profitto l'ufficio di avvocato difensore e rivestì anche il ruolo di Vice Pretore presso la Pretura di Serravalle Scrivia. Grande appassionato di musica ed arte non lesinò le sue conoscenze alle associazioni culturali, anzi intervenne, in veste di storico e letterato, a manifestazioni di vario tipo collaborando tra l'altro con il Corpo bandistico "Pippo Bagnasco", cui dedicò la monografia "Corpo musicale Pippo Bagnasco di Serravalle Scrivia. 1952-1992, 40 anni", e con l'ensemble corale ed orchestrale della Polifonica Serravallese, di cui fu accompagnatore ed interprete nelle tournee all'estero.

Personaggio dalla cultura non comune, poliglotta, spirito brillante e gran battutista, "Nene" sapeva avvincere il proprio pubblico trascinandolo attraverso la storia, l'arte e la musica, e poi stupendolo ed allietandolo con irresistibili barzellette ed aneddoti salaci. Oltre al suo grande esempio di professionista, uomo politico ed impegnato in numerosissime attività all'interbo della sua Comunità, egli, come studioso, fu vero e proprio costruttore della coscienza storica e culturale di Serravalle. Nel campo della ricerca pubblicò testi di storia locale così importanti da divenire punto di riferimento imprescindibile per qualsiasi studio serio sull'argomento. Dalla sua vasta bibliografia ricordiamo solo alcuni principali titoli: "Serravalle nella storia", sulle origini del paese a partire dei primi insediamenti libarnesi, "Serravalle: due secoli di storia" che riprese la trattazione dal precedente periodo storico per giungere quasi sino ai giorni nostri; "I Rati Opizzoni e la feudalità tortonese"; "Gli Statuti di Serravalle dal 300"; "Novi Ligure e la sua storia"; oltre a numerosissimi articoli e saggi su riviste specializzate. Fine linguista e grande conoscitore delle lingue straniere, ne parlava ben sei, Allegri aveva dedicato molti anni allo studio di quella che lui chiamava la "…lingua viva della tradizione..", il dialetto della sua Serravalle. Un'eredità di memoria e di esperienza costruita nel corso di un intera viat e che trovò espressione in due pubblicazioni "Strutture fondamentali del dialetto Serravallese", edito nel 1987 ed in "Vocabolario e grammatica della Lingua Serravallese", pubblicato postumo nel 2007.