6 settembre. Presentazione in biblioteca del libro “Il frutto del silenzio; L’ascolto, la missione, il servizio” di Carlo De Benedetti.
Venerdì 6 settembre alle 17 presso la Biblioteca comunale “Roberto Allegri” di Serravalle Scrivia, si terrà la presentazione del volume “Il frutto del silenzio; L’ascolto, la missione, il servizio” di Carlo De Benedetti.
Data:
29 Agosto 2024
Venerdì 6 settembre alle 17 presso la Biblioteca comunale “Roberto Allegri” di Serravalle Scrivia, si terrà la presentazione del volume “Il frutto del silenzio; L’ascolto, la missione, il servizio” di Carlo De Benedetti. “Gli scritti raccolti in questo piccolo libro – spiega l’autore- sono il risultato della collaborazione con un settimanale della provincia di Alessandria, pubblicati nella rubrica ‘Il frutto del silenzio’ che, per circa sei anni (dal 2004 al 2010), è uscita puntualmente tutte le set-timane collezionando 300 «frutti» con la firma di Tacens che l’autore aveva scelto come pseudonimo ritenendo la propria identi-tà troppo esposta politicamente a livello locale.
Era un’occasione per mettere in luce i suoi pensieri, le idee, le pre-ghiere di un uomo qualunque che aveva ritrovato la fede dell’infanzia e della giovinezza a 50 anni, dopo aver percorso in li-bertà altre strade.
Per questo libro sono stati scelti 88 testi, quelli che parevano più significativi e di interesse generale, suddivisi in tre grandi capitoli, senza nessun particolare ordine e senza nessuna vel¬leità di deli-neare un percorso spirituale: sono solo le idee che, settimana dopo settimana, alcune frasi tratte dalle letture domenicali, suggerivano all’autore in un costante rapporto con la realtà sociale e culturale del momento”.
Carlo De Benedetti insegnante elementare, consigliere comunale per molti anni, già direttore esecutivo delle pubblicazioni Edibrico, catechista, coordinatore diocesano e territoriale del movimento Cursillos di Cristianità.
Dalla prefazione dell’autore: “Devo il mio grazie a don Marco se mi è stato consentito di rian-nodare i fili con una fede infantile e adolescenziale abbandona¬ta ormai da più di vent’anni, per ritrovare in Gesù la via da seguire con entusiasmo in un cammino che mi riserva ogni giorno nuove gioie e nuove sorprese.
A quel tempo, nella primavera del 2002, quando don Marco entrò nel ristorantino che gestivo con alcuni amici per smaltire le delusio-ni della politica, in aggiunta al mio lavoro in una casa editrice che pubblica riviste e libri di bricolage, avevo deciso di darmi intera-mente al privato, ai “fatti miei” dopo lunghi anni di militanza e di impegno politico a livello locale.
Perché quello che era il mio parroco, che né conoscevo né fre-quen¬tavo, scelse proprio me per invitarmi all’esperienza del Cursil-lo, un ritiro spirituale di tre giorni riservato a persone lontane dalla fede?
Perché io accettai quella strana e misteriosa proposta e mi con-ces¬si quei tre giorni tutti per me, lasciando famiglia, lavoro, amici?
Partii con la ferrea convinzione che nessuno avrebbe potuto mina-re l’edificio di convinzioni e certezze che avevo costruito paziente-mente in cinquant’anni di vita; certo nessun uomo avrebbe potuto, ma fu facile per lo Spirito Santo spingermi a una totale revisione di vita, impormi nuovi e avvincenti obiettivi, liberarmi di tutto ciò che aveva fino ad allora condizionato la mia esistenza e lanciarmi in una nuova strada tutta da esplorare. In questa strada oggi cammi-no a velocità alterne, pregando, studiando, condividendo.
In uno dei tanti incontri per proporre ad amici e conoscenti il Cursil-lo sono finito, con don Marco, in casa di Mauro e Carmen: è stata una bellissima serata conclusasi con l’invito dell’editore di un set-timanale allora molto forte nel Basso Alessandrino a scrivere qual-cosa per lui. È nata così la rubrica “Il frutto del silenzio” che, per circa sei anni, è uscita puntualmente tutte le settimane collezio-nando 300 frutti con la curiosa firma di Tacens: l’avevo tratta dal-l’evangelista Luca, “Ecce eris tacens” (Ecco sarai muto) che l’an-gelo intima a Zaccaria incredulo per la maternità annunciata di Eli-sabetta, ma prima ancora dal meraviglioso romanzo di Thomas Merton “La montagna dalle sette balze” che su questa frase decide di farsi monaco trappista.
Per questo libro ho scelto i frutti che mi parevano più significativi e di interesse generale, suddivisi in tre grandi capitoli, ma impaginati senza nessun particolare ordine né logico né spirituale (è consi-glia¬ta una lettura “a piccoli bocconi”), sperando che altre persone pos¬sano trovare in essi stimoli per riflettere sulla Parola e per ac-costar¬si alla strada di Gesù”.
Tacens (Carlo De Benedetti)
Ultimo aggiornamento
10 Settembre 2024, 07:11