12-17 giugno. “Multiverso”. Mostra opere dei bambini in Biblioteca. Un percorso laboratoriale d’Arte Terapeutica realizzato dall’Istituto Comprensivo “Martiri della Benedicta”.

“Multiverso”, è il titolo della mostra di opere dei bambini che si terrà presso la Biblioteca comunale di Serravalle Scrivia dal 12 al 17 giugno 2023: Le opere esposte sono il frutto del percorso laboratoriale di arte terapeutica con l’Artista Terapista Martina Chiarini e gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia “Barbieri” – Istituto Comprensivo “Martiri della Benedicta”.

Data:
7 Giugno 2023

12-17 giugno. “Multiverso”. Mostra opere dei bambini in Biblioteca. Un percorso laboratoriale d’Arte Terapeutica realizzato dall’Istituto Comprensivo “Martiri della Benedicta”.

“Multiverso”, è il titolo della mostra di opere dei bambini che si terrà presso la Biblioteca comunale di Serravalle Scrivia dal 12 al 17 giugno 2023: Le opere esposte sono il frutto del percorso laboratoriale di arte terapeutica con l’Artista Terapista Martina Chiarini e gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia “Barbieri” – Istituto Comprensivo “Martiri della Benedicta”. Il laboratorio ha trovato spazio nell’anno scolastico 2022/2023 all’interno del progetto “Includere”, attivo nell’Istituto Comprensivo grazie al generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, che vede impegnata una equipe di specialisti in supporto a docenti, famiglie ed alunni. Le attività proposte dall’artista terapista Martina Chiarini, co-condotte con i docenti della scuola dell’infanzia, si sono svolte tra Marzo e Maggio 2023 con cadenza bisettimanale e hanno coinvolto i bambini di tutte le classi frequentanti la scuola dell’infanzia “L. Barbieri” di Serravalle. Ad ogni lezione è stato coinvolto un piccolo gruppo (tra i 4 e i 6 alunni) costituito da bambini di classi ed età diverse, compresi alunni con bisogni educativi speciali.

Cos’è l’Arte Terapeutica? I percorsi di Arte Terapeutica prevedono la realizzazione di laboratori individuali e di gruppo per qualsiasi età, dai bambini agli anziani:

– persone con disturbi specifici;

– persone affette da dipendenze e quindi che cominciano un cammino riabilitativo;

– persone che vogliono (ri)scoprirsi attraverso l’arte e prendersi cura di sé.

Chi è l’Artista Terapista? È un esperto del linguaggio visivo, in grado di interagire nel lavoro di équipe terapeutiche relative al disagio di natura psichica e/o socio-ambientale. L’Artista Terapista sperimenta i linguaggi dell’arte come possibilità espressiva che favorisce il prendersi “cura di sé”. Svolge l’attività autonomamente e in èquipe con altre figure professionali programmando laboratori individuali e di gruppo ponendo molta attenzione e cura alle necessità di ognuno, stimolandone la creatività innata e indagando attraverso diversi media artistici risorse espressive spesso nascoste. Obiettivo primario del progetto è stata l’INCLUSIONE ed il coinvolgimento di tutti i bambini della scuola, accogliendo e dando spazio alle specifiche caratteristiche di ognuno, ai loro diversi linguaggi, alle differenti modalità comunicative.

Il percorso è stato strutturato in diverse fasi caratterizzate da diversi materiali e tecniche artistiche.

● La prima fase di SPERIMENTAZIONE ha permesso ai bambini di esprimersi liberamente senza dover attenersi a regole specifiche. Hanno colorato direttamente con le mani spargendo tempera colorata sui fogli bianchi, hanno utilizzato fili di cotone per tracciare segni su strisce di cartoncino nero, con la spugna si sono divertiti a riempire piccole tele tonde con la tempera, con bicchieri ritagliati hanno trascinato i colori liquidi, con il pluriball hanno lasciato anche tracce sonore nello scoprire scoppiettanti bollicine.

● Abbiamo poi indagato le EMOZIONI di base, in particolare rabbia, gioia e tristezza colorando rispettivamente per mezzo di cucchiai di legno, spugne e fili di cotone, lasciando libertà ai bambini nella scelta del colore a tempera da adoperare. Seguendo l’input disegnato sul cartoncino bianco, raffigurante un’emozione, i bambini hanno potuto riconoscere il soggetto/emozione cominciando il lavoro artistico.

● L’ARGILLA è una materia che deriva dalla terra: è naturale, morbida e malleabile. Con l’argilla “non si può sbagliare”, si ricomincia. Con l’aiuto di piccole cornici in legno abbiamo realizzato piastrelle di argilla rossa lasciando impronte con erbe aromatiche, fiori, noci, pigne e bastoncini.

● Il COLLAGE è una tecnica utilizzata fin dagli inizi del Novecento da movimenti artistici di avanguardia, in particolare nelle opere di artisti come Picasso e Braque. Il collage ci permette di sviluppare un modo differente di pensare e di agire ribaltando la realtà. In questa fase di collage abbiamo imparato a gestire i movimenti delle dita, delle mani e dei polsi per strappare la carta, impugnare i pennelli e incollare piccoli pezzi di carta.

● Come l’argilla, la lavorazione della CARTA è divertente e rassicurante in quanto non si ha l’impressione di sbagliare. I bambini hanno dato vita a fogli rotondi e rettangolari attraverso l’utilizzo di spargi fiamma da cucina e un piccolo telaio con cornice.

Il TATTO è uno dei sensi che viene più a mancare durante la crescita ma è il “senso” principale nella nostra vita. Ci aiuta a comunicare, ci fa sentire vivi e ci trasmette emozioni e sensazioni che favoriscono a riconoscere gli altri come altro da noi e a riconoscere in noi individui radicati nel mondo.

● Quest’ultimo laboratorio è diviso in 3 fasi. Nella prima abbiamo colorato con i pennelli e le tempere passando il colore al compagno di sinistra al “via”. Sulla striscia di carta c’erano disegnate delle forme dinamiche, dei quadrati e cerchi che ospitano oggi le piastrelle di argilla e le piccole tele tonde. Nella seconda parte abbiamo esplorato lo spazio della superficie bianca alternando fasi di CONCENTRAZIONE ed ESPLOSIONE, quindi alternando momenti di pausa e respiro a momenti di energia e velocità. La grafite corrisponde all’ampiezza dei nostri arti superiori, i segni siamo noi, sono i nostri movimenti impressi in un tempo ristretto. L’ultima fase è LIBERTA’! Sul pannello di cartoncino abbiamo giocato colorando il piano orizzontale stando in piedi: i pennelli non venivano toccati dalle mani ma erano appesi a dei fili. Questa volta i segni sono il risultato del movimento di tutto il corpo: i bambini potevano camminare in cerchio attorno al rettangolo posizionati per terra, potevano ruotare solo il braccio, a tratti i pennelli oscillavano come se fossero sulle onde del mare, talvolta si intrecciavano tra di loro.

Alternare e suddividere fasi artistiche, tra riflessione e istintività, velocità e calma, unicità e molteplicità, permette di dare il massimo in poco tempo e lascia spazio alla fantasia, alla creatività e spontaneità. Ognuno di noi ha il diritto di scoprirsi e talvolta abbiamo bisogno di un aiuto dall’esterno che faciliti il nostro cammino, soprattutto durante la nostra formazione, e che ci permetta di esprimerci liberamente senza un giudizio né positivo né negativo.

Ultimo aggiornamento

7 Giugno 2023, 05:48