10 febbraio: “Uno scampolo di vita”. Presentazione in biblioteca del romanzo di Francesco Giannattasio.

Venerdì 10 febbraio, alle 17, presso la Biblioteca “Roberto Allegri”, Francesco Giannattasio presenterà il suo romanzo “Uno scampolo di vita”; introdurrà Andrea Scotto.

Data:
31 Gennaio 2023

10 febbraio: “Uno scampolo di vita”. Presentazione in biblioteca del romanzo di Francesco Giannattasio.

Venerdì 10 febbraio, alle 17, presso la Biblioteca Comunale “Roberto Allegri” di Serravalle Scrivia, Francesco Giannattasio presenterà il suo romanzo “Uno scampolo di vita”, Puntoacapo Editrice; Introdurrà Andrea Scotto. “Avevo dieci anni quando scesi dal treno direttissimo giunto alla stazione di Milano con la mia famiglia. Trascinavo una grossa valigia di cartone legata con lo spago, seguivo la mamma, che con in testa una enorme valigia di cartone e un grosso borsone per mano si dirigeva al binario dal quale avremmo dovuto prendere il treno e proseguire per Novara. Mi seguiva mia sorella Emilia di anni sei con i fratellini gemelli di tre anni, Pasquale e Giovanni, tenendoli per mano uno a destra e l’altro a sinistra. Avevamo viaggiato tutta la notte in un convoglio super affollato di immigrati e famiglie di diverse regioni meridionali, che si trasferivano al Nord come noi: i nuclei famigliari per congiungersi con i congiunti, e gli latri per lavorare nelle fabbriche e nell’edilizia, allora in piena espansione. Era la parte più indigente che se ne andava, abbandonando la propria terra, ma anche la più ingegnosa e intraprendente. Era l’inizio del dramma italiano per i decenni a venire. La classe politica non aveva saputo o voluto sfruttare la ricostruzione conseguente alla guerra per creare condizioni di lavoro e sviluppo in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Al contrario, ciò determinò squilibri che ancora ci penalizzano e creano tensioni sociali, nonché la proliferazione delle organizzazione del malaffare”. In questo racconto-romanzo, attraverso l’alter ego “Ciro”, l’Autore mette in evidenza le vicissitudini di intere generazioni di connazionali per cui l’unico modo di sopravvivere alla miseria era trasferirsi al Nord alla ricerca di migliori condizioni di lavoro e di vita. Questo valeva soprattutto per le generazioni dell’Italia meridionale, costrette all’emigrazione dalla loro terra, fra le tante difficoltà e diffidenze nell’integrazione che il libro puntualmente espone. Questi nostri connazionali seppero reagire alle differenze, fortificandosi e diventando essi stessi protagonisti, allo sradicamento dalle proprie origini e da una politica non lungimirante.
Francesco Giannattasio ci dà uno spaccato di una società composita e disuguale, in cui il germe dell’egoismo rimane radicato nell’inconscio, e invita a riflettere sui drammi che ci sono dietro alle grande ondate migratorie oggetto di problematiche più che attuali. Le prove che l’Autore ha dovuto affrontare, simili a quelle di tanti suoi coetanei, hanno dominato il resto del suo vissuto. (Dalla Prefazione di Paolo Corvarola)

Francesco Giannattasio, nato a Lagonegro, in Lucania, è residente a Novi Ligure, alla periferia della città, nell’area artigianale che aveva contribuito a realizzare. Geometra, artigiano, consulente tecnico del Tribunale di Alessandria quale perito ed estimatore, vive la vita del pensionato, dipingendo e scrivendo. Ritiratosi dalla politica attiva, continua come osservatore con pungolo critico giornalistico attraverso contributi sulla stampa locale.

Ultimo aggiornamento

31 Gennaio 2023, 13:23